SCUOLA MEDIA STATALE
VIALE MANZONI
Piano dell'Offerta Formativa
2007-2009

Cliccare sui link sottostanti per aprire le pagine del POF

Ambito ricognitivo

Analisi del contesto in cui opera la scuola
e delle risorse interne ed esterne di cui può disporre

1. La storia specifica della scuola

2. L'articolazione dell'unità scolastica

3. Le modalità di analisi dei bisogni formativi

Ambito progettuale

Definzione:
- delle Scelte organizzative
- dei termini del contratto formativo
- del modello educativo a cui la scuola si ispira
0 - degli obiettivi formativi
- dell'organizzazione del curricolo
- delle strategie didattiche
- dei criteri di valutazione

1. Scelte metodologico-didattiche

2. Il progetto educativo

3. Piani operativi metodologico-didattici

ambito gestionale

Definisce:

• Gli ambiti di responsabilità

• Le procedure

• I diritti e i doveri delle varie componenti della scuola

• Le modalità di valutazione del servizio erogato


[torna su] [pagina successiva]






















































[pagina iniziale] [pagina successiva]

PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento che costituisce l’identità culturale e progettuale dell’Istituzione scolastica ed esplicita le scelte culturali, organizzative ed operative che la caratterizzano.





[pagina iniziale] [pagina successiva]





























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

FINALITA'

Il POF si propone di:
- costruire un servizio formativo qualificato in base ai bisogni e alle attese espresse
- attivare all’interno della scuola una condivisione di significati, garantendo la coesione e favorendo l’unitarietà dell’azione dei diversi attori scolastici definire un contratto formativo, rendendo espliciti gli obiettivi e gli esiti perseguiti
- razionalizzare l’utilizzo delle risorse disponibili in modo da ottenere i migliori risultati possibili attraverso una precisa definizione delle strategie di gestione
- costituire un punto di riferimento per la valutazione del servizio erogato e per il miglioramento della qualità del servizio

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

CARATTERISTICHE

Il POF della nostra scuola vuole essere uno strumento:
- Integrato, in quanto si configura come una struttura complessa che tende ad integrare in un insieme armonico tutte le componenti che concorrono al progetto formativo della scuola
- Unitario, in quanto analizza le varie attività ed offerte della scuola non giustapponendole, ma ricercandone l’elemento di coesione e facendole convergere su un unico obiettivo: il successo formativo dell’alunno e la soddisfazione dell’utenza
- Flessibile, in quanto caratterizzato da uno sforzo di continua riprogettazione in base agli esiti della valutazione.

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

IL TERRITORIO

La Scuola Media Statale 'V.le Manzoni" ha un bacino d'utenza molto esteso, che comprende non solo il centro urbano di Pomezia ma anche le zone agricole di Santa Procula, Castagnetta e Santa Palomba.
Un rilevante numero di alunni proviene anche da Torvajanica e dai comuni limitrofi (in particolare Ardea).
Pomezia è oggi una cittadina industriale, ma la sua origine è agricola. Come tutte le realtà sociali di questo tipo presenta cambiamenti notevoli nella composizione demografica.
Il dato più evidente è il continuo aumento della popolazione che, mentre è ben definibile a livello quantitativo, non lo è altrettanto per quello qualitativo.
Gli alunni della S.M.S. 'V.le Manzoni" rappresentano in maniera esemplare la complessità della società in cui vivono. I dati più peculiari di questa complessità sono:
• raddoppio della popolazione negli ultimi dieci anni, senza conseguente sviluppo di adeguate strutture sociali e culturali consistente crisi occupazionale con conseguente aumento di casi di indigenza;
• una forte immigrazione, soprattutto da Paesi asiatici e dell'Europa dell'est, con conseguente aumento di alunni non alfabetizzati in lingua italiana.
Trattandosi di una realtà in continuo movimento, la scuola si è dotata di uno strumento di monitoraggio per poter ridefinire di anno in anno la composizione dell'utenza, la sua provenienza, i bisogni formativi espressi e non. Il questionario ( presente nella sezione Allegati) verrà somministrato agli alunni delle classi prime in ingresso.



[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

LA SCUOLA

Negli anni 1945-54 Pomezia era un piccolo paese prevalentemente agricolo di circa 2000 abitanti provenienti dalle diverse parti d'Europa ( Francia, Romania, Bosnia etc.) e da ex colonie italiane; in questi anni l'interesse per lo studio non esisteva date le precarie condizioni economiche del dopoguerra.
Negli anni 1955-56 il Parroco dell'unica chiesa "S. Benedetto", Padre Luigi Groppi, Laureato in Lettere, diede un forte impulso, oltre che per la promozione umana, anche per un interesse per lo studio, ottenendo un distaccamento della Scuola Media Statale di Albano nella cittadina con due sole classi presso il Primo (1 °) Circolo Didattico, dove insegnarono lo stesso Parroco e altri professori che venivano da Albano.
Nel 1962, con il riconoscimento della scuola dell'obbligo, la Scuola` Media Statale di Pomezia ottenne la completa autonomia, con solo 3 classi, e fu intitolata al poeta latino "Publio Virgilio Marone". La denominazione derivò dal fatto che l'ingresso della scuola si affacciava sulla via Virgilio, ed inoltre la scelta era caduta sul nome di un personaggio che con la composizione delle opere "Bucoliche" e "Georgiche" in cui esaltava la vita dei campi, richiamava l'attaccamento alla terra.
Negli anni 1962-63, con il passaggio di Pomezia alle Casse del Mezzogiorno e l'improvvisa immigrazione, le aule della scuola si dimostrarono insufficienti (12 aule) per cui si rese necessario reperirle dove era possibile ( attuale sede del Comune, appartamenti privati). Nel 1970 la sede della Scuola Media Statale "P.V.Marone" fu ubicata in via Filippo Re nei locali della Parrocchia "S. Benedetto" con 14 aule e in Via Orazio con 12, per un totale di 26 classi. Nel periodo compreso tra il 1968-72 affluirono nella Scuola alunni portatori di handicap, che la Provincia ospitava presso "l'Istituto Bartolomasi" di via Pontina, oggi "College Selva dei Pini" che formarono le cosiddette classi differenziate, sia in sede, che presso lo stesso istituto. Tra il 1974 e il 1981, per evitare i doppi turni fu creata la succursale della Scuola "P.V.Marone" presso i locali di Piazza Bellini (12 classi). Nel 1984 venne inaugurata l'attuale sede in V.le Manzoni. Nel 2000, in seguito al dimensionamento degli istituti scolastici voluta dal Ministero della Pubblica Istruzione, la scuola fu accorpata con la Scuola Media "Annessa all'istituto d'Arte" e prese il nome di S.M.S. "V.le Manzoni".

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

LA STRUTTURA E LE DOTAZIONI DELLA SCUOLA

La scuola è costituita da un unico plesso.
L’edificio scolastico si articola su tre livelli.
Nei locali seminterrati si trovano la palestra, i laboratori di attività espressive, il laboratorio scientifico e la sala video.
Al piano terra si trovano 12 aule, di cui una destinata ad attività operative per alunni con difficoltà di apprendimento, il teatro, la Sala professori, gli uffici di Segreteria e Presidenza, la biblioteca, la sala medica, l’alloggio assegnato al custode.
Al piano superiore si trovano 17 aule, il laboratorio linguistico, tre aule multimediali e la sala mensa/ sala riunioni.
La dotazione della scuola consta di aule attrezzate e sussidi.
Le aule speciali sono le seguenti:
3 aule multimediali (39 postazioni complessive)
2 laboratori linguistici
1 aula di ceramica
1 aula di musica
1 laboratorio scientifico
1 aula di educazione artistica
1 sala video
1 biblioteca
1 cinema-teatro
1 palestra – 1 campo polivalente esterno
1 sala mensa / riunioni
I sussidi sui quali la scuola può contare per lo svolgimento delle attività sono costituiti da materiale inventariabile e da materiale di facile consumo. In particolare i docenti possono usufruire di:
Televisori
Registratori
Impianto stereo e impianto voci
Riproduttori VHS e DVD
Videoproiettore
Lavagna luminosa
Diaproiettore
Macchina fotografica digitale
Webcam
Videoproiettore
Computer portatile
Lavagna luminosa

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

L'ORGANICO DELLA SCUOLA

Personale ATA:
D.G.S.A: 1
Assistenti amministrativi: 6
Collaboratori scolastici: 11

Personale docente:
Lettere: 18
Scienze matematiche: 9
Lingue straniere: 9
Tecnologia/ ed. tecnica: 6
Ed. artistica: 3
Ed. musicale: 3
Ed.fisica. 3
Religione: 3
Sostegno: 13

C.T.P.: 9

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

LE RISORSE DELLA SCUOLA

RISORSE INTERNE:
Dirigente Scolastico
Personale docente
Personale amministrativo
Direttore dei servizi generali e amministrativi
Educatori
Collaboratori scolastico
Assistenti amministrativi

RISORSE ESTERNE
Genitori
Scuole
Enti locali
Aziende private
Agenzie formative
ASL
Associazioni culturali
Associazioni sportive
Esperti
Parti sociali

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]
























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI (OGGETTO)

L'analisi dei bisogni formativi tiene presenti:

••La popolazione del territorio
•• La popolazione scolastica

Relativamente al territorio si potranno prendere in considerazione:

••Le tendenze socio-economiche
••I livelli culturali professionali e di scolarizzazione

Relativamente alla popolazione scolastica si procederà con:

••Analisi socio-economico-familiare

••Analisi diagnostica in ingresso per conoscere:
Matrice cognitiva
Stili di apprendimento
Motivazioni e strategie di studio
Modalità di socializzazione

••Analisi delle conoscenze, capacità e competenze disciplinari

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI (SOGGETTI, AMBITI, LIVELLI, STRUMENTI)

I soggetti che sono chiamati a svolgerla sono:
•Il Consiglio d’Istituto
•Il Collegio dei docenti
•Il Consiglio di classe
•I singoli docenti

L'analisi si riferisce ai seguenti livelli:
••Il livello socio-economico-culturale (si studia il territorio)
••Il livello educativo e formativo (si studiano i gruppi ed i soggetti)

Gli ambiti in cui si effettua l'analisi dei bisogni formativi sono:
•••II Consiglio d’Istituto e il Collegio dei docenti analizzano i bisogni formativi nel POF
•••Il Consiglio di Classe nella programmazione del C.d.C.
•••Il singolo docente nella programmazione disciplinare e didattica

Gli strumenti adottati sono:
••••Test di tipo orientativo
••••Test d’ingresso
••••Questionari sugli stili di apprendimento

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA
(livelli, ambiti, definizione delle unità di apprendimento)

LIVELLI ED AMBITI
- Linee d’indirizzo: Consiglio d’Istituto
- Programmazione educativa: Collegio dei docenti
- Programmazione disciplinare: Dipartimenti disciplinari
- Programmazione didattica: Consiglio di classe e singoli docenti

DEFINIZIONE DELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO
L'organizzazione del curricolo disciplinare passa attraverso le seguenti fasi:
- Ricerca e condivisione di un codice didattico-pedagogico comune
- Analisi disciplinare:
•quali sono le finalità della disciplina?
•qual è la sua valenza educativa ed orientativa?
•qual è la sua rilevanza sociale?
•qual è l'oggetto della disciplina?
•quali sono i nuclei fondanti?
•qual è il suo metodo specifico?
•quali strumenti utilizza?
- Individuazione dei bisogni formativi e formulazione degli obiettivi formativi unitari
- Selezione degli obiettivi di apprendimento(OA) dalle Indicazioni per il Curricolo
- Individuazione dei prerequisiti e formulazione di test e prove strutturate d'ingresso
- Individuazione dei livelli di conoscenza, abilità, competenza da raggiungere
- Definizione dei metodi e strumenti utili a raggiungere gli obiettivi
- Organizzazione dell'oggetto di insegnamento: percorsi personalizzati
- Definizione dei criteri generali di valutazione rispetto a conoscenza, abilità e formulazione di prove comuni
- Creare scenari per l’espressione delle competenze
- Definizione dei livelli standard per l'individuazione dei percorsi personalizzati
- Definizione di percorsi per il recupero ed il potenziamento

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA


• Imparare ad imparare

• Progettare

• Comunicare

• Collaborare e partecipare

• Agire in modo autonomo e responsabile

• Risolvere problemi

• Individuare collegamenti e relazioni

• Acquisire e interpretare le informazioni

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

OBIETTIVI GENERALI NECESSARI AL RAGGIUNGIMENTO DELLE COMPETENZE CHIAVE


IMPARARE AD IMPARARE
•Acquisire padronanza di abilità di base,di tecniche di studio e di indagine
•Acquisire strategie di apprendimento adeguate ai diversi contesti
•Ripercorrere il proprio processo di apprendimento
•Saper trasferire le conoscenze e le abilità in altre situazioni,combinandole e rielaborandole.

PROGETTARE
•Elaborare progetti di vario tipo, dall’esistenziale al tecnico e predisporre l’attuazione degli stessi.
•Utilizzare le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità.
•Definire le strategie operative e verificare i risultati raggiunti

COMUNICARE
•Comunicare attraverso linguaggi diversi
•Saper adattare le proprie forme di comunicazione (orale, scritta, corporea,visiva,grafica) al contesto vissuto su parametri di efficacia e chiarezza
•Possedere competenze comunicative plurilingue

COLLABORARE E PARTECIPARE
•Riconoscere il valore delle norme e saperle rispettare
•Socializzare e rispettare la diversità
•Riconoscere i diversi ruoli e rispettarli
•Sviluppare senso di appartenenza alla comunità e al territorio
•Interagire in modo consapevole con il gruppo, accettando i diversi punti di vista, superando la conflittualità.
•Manifestare capacità di iniziativa personale e sociale

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
•Acquisire sicurezza in sé ed autostima: riconoscere le proprie capacità ed i propri limiti.
•Acquisire capacità di riflessione e di libero giudizio critico.
•Riflettere sui valori espressi dalla comunità di appartenenza.
•Sviluppare le capacità di operare scelte consapevoli
•Sapersi assumere la responsabilità delle proprie azioni.

RISOLVERE PROBLEMI
•Utilizzare le capacità logico deduttive per porre domande,formulare problemi e cercare strategie risolutive
•Variare le strategie secondo il compito
•Adottare una strategia d’azione nell’affrontare compiti diversi e portarli a termine.

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
•Sviluppare capacità di combinare e rielaborare conoscenze
•Saper elaborare argomentazioni
•Saper individuare relazioni tra i fenomeni nello spazio e nel tempo

ACQUISIRE ED INTERPRETARE LE INFORMAZIONI
•Interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

SCELTE PROGETTUALI

organizzative

educative

curricolari verticali ed orizzontali

metodologico-didattiche

•Organizzazione del sistema scolastico

•Struttura del governo della scuola

•Norme di funzionamento della scuola

•Piano delle attività

•Finalità educative istituzionali

•Bisogni educativi della società attuale

•Bisogni educativi del contesto in cui la scuola opera

•Obiettivi Formativi

•Obiettivi Specifici di Apprendimento

•Unità di Apprendimento

•Piani di Studio Personalizzati

•Organizzazione e gestione della progettazione

•Organizzazione e gestione dell’insegnamento

•Organizzazione e gestione della verifica e della valutazione

•Organizzazione e gestione di tempi, spazi, gruppi di alunni

•Organizzazione e gestione delle attività per la valorizzazione e l’integrazione delle diversità

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

LE SCELTE ORGANIZZATIVE: IL TEMPO SCUOLA


• Un modello organizzativo di 29 ore settimanali strutturato su 5 giorni con lezioni in orario esclusivamente antimeridiano
• Un modello organizzativo fino a 30 ore settimanali strutturato su 5 giorni con lezioni in orario esclusivamente antimeridiano

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]
MODELLO DEL TEMPO SCUOLA A 29 ORE

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

--
DISCIPLINA
ORE LEZIONE

1^ ora

lezionelezionelezionelezione lezione ITALIANO 6

2^ ora

lezionelezionelezionelezionelezioneSTORIA
GEOGRAFIA
3

3^ ora

lezionelezionelezionelezionelezioneMATEMATICA4

4^ ora

lezionelezionelezionelezionelezioneSCIENZE2

5^ ora

lezionelezionelezionelezionelezioneINGLESE3

6 ora

lezionelezionelezionelezione----FRANCESE O
SPAGNOLO
2
------TECNOLOGIA2
ARTE E IMMAGINE2
MUSICA2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE2
RELIGIONE1
[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]




























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

MODELLO DEL TEMPO SCUOLA A 30 ORE


Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

ATTIVITA' OPZIONALI
- Area linguistico-espressiva

-Area tecnologica

prima ora

lezionelezionelezionelezionelezione

seconda ora

lezionelezionelezionelezionelezione

terza ora

lezionelezionelezionelezionelezione

quarta ora

lezionelezionelezionelezionelezione

quinta ora

lezionelezionelezionelezionelezione

sesta ora

lezionelezionelezionelezionelezione
[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]





























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

I RIFERIMENTI NORMATIVI E LA REALIZZAZIONE DELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA


La progettazione del processo educativo prevede che, l'orientamento unitario della natura e del significato degli interventi educativi e didattici, avvenga attraverso:

1) L’analisi dei Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado contenuti nelle Indicazioni per il Curricolo.

2) L'analisi dei Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado contenuti nel POF.

La progettazione del processo educativo prevede inoltre che, l'individuazione delle conoscenze (il sapere) e delle abilità (il saper fare) che risultano strategicamente rilevanti per affrontare i problemi della vita con maggiore competenza, avvenga attraverso:

1) L’analisi degli obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado (presenti nelle Indicazioni per il Curricolo).

2) L'analisi degli obiettivi di apprendimento al termine del biennio della scuola secondaria di primo grado, presenti nel POF.

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]




























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

OBIETTIVI FORMATIVI: caratteristiche, contenuto, verifica, progettazione


Caratteristiche:
L’Obiettivo Formativo identifica un compito di apprendimento che sia:
• Unitario, cioè che unifichi il fine formativo e gli scopi didattici
• Articolabile, cioè divisibile nelle sue parti costitutive (conoscenze -abilità; capacità-competenze)
• Organico, cioè costituito da parti ordinate e funzionali le une alle altre
• Adatto e significativo, cioè che abbia in sé senso e motivazione

Contenuto e verifica:
In merito al contenuto l’O.F. definisce
• Ciò che c’è da imparare
• Ciò che c’è da assimilare (saper fare personalizzato)
• In merito alle pratiche di verifica l’O.F. indica
• Come si deve imparare
• Come si deve assimilare specificando gli standard di prestazione in merito a:
- Abilità
- Conoscenze
- Il modello di condotta esperita (atteggiamento derivante da acquisizioni critiche e significative)

Progettazione
La progettazione degli O.F. prevede due fasi:
• Ricerca di un compito di apprendimento unitario che sia:
- ispirato alle Indicazioni per il curricolo
- coerente con i bisogni formativi del territorio
• Strutturazione, intorno a questo apprendimento, di tutto ciò che gli si riferisce nei contenuti culturali degli OA

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]


































































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

GLI OBIETTIVI FORMATIVI DEL NOSTRO ISTITUTO
(area degli strumenti culturali)

ATTEGGIAMENTI ABILITA’ CONOSCENZE

Saper adattare le proprie forme di comunicazione (orale, scritta, corporea, grafica, visiva) al contesto vissuto su parametri di efficacia e chiarezza

- comprendere istruzioni, testi,informazioni, messaggi,simboli, grafici,…d’uso quotidiano
- identificarne lo scopo
- interagire in una ampia gamma di situazioni comunicative con chiarezza e proprietà lessicali , pertinenza, adattando tempi e modalità
- pianificare attraverso schemi e/o scalette le forme di comunicazione adatte al contesto

regole fondamentali dei codici e registri comunicativi (linguistico, matematico, scientifico, artistico espressivo, motorio….)

Mostrare interesse e capacità di giudizio nei confronti delle origini e dello sviluppo delle civiltà, nei loro molteplici aspetti.

- Sviluppare capacità di “lettura” di diversi tipi di fonti, di documenti, di dati …
- Riconoscere simbolismi ed elementi costitutivi di degli stessi
- Operare inferenze e collegamenti e contestualizzazioni
- Esprimere giudizi personali argomentati basati su analisi.

-regole ed elementi costitutivi dei diversi ambiti (artistico, tecnologico,….)

Utilizzare le capacità logico deduttive: saper porre domande, formulare problemi e cercare strategie risolutive

- formulare ipotesi
- ricercare relazioni ed analogie
- applicare conoscenze e procedimenti adeguati
- valutare l’attendibilità del risultato

- conoscenze disciplinari
- procedure specifiche

Mostrare interesse e curiosità per la realtà circostante (viventi e non viventi) per imparare a riconoscere e a stabilire relazioni tra situazioni, fatti e fenomeni complessi

- osservare
- descrivere
- riconoscere situazioni, fatti fenomeni
- cogliere relazioni, analogie, differenze
- sviluppare una gamma di tecniche per accedere, valutare e differenziare le informazioni

conoscenze disciplinari

Elaborare progetti di vario tipo –dall’esistenziale al tecnico- e predisporre l’attuazione degli stessi

- saper definire la finalità di un progetto
- saper individuare le fasi di lavoro
- saper individuare modalità e strumenti
- controllare e valutare

tecniche e strumenti

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

GLI OBIETTIVI FORMATIVI DEL NOSTRO ISTITUTO
(area dell'identità)

ATTEGGIAMENTI ABILITA’ CONOSCENZE

Riflettere su se stesso e partecipare al proprio processo di crescita

- acquisire consapevolezza delle proprie emozioni
- essere consapevoli delle proprie potenzialità e diversità
- sviluppare autostima
- riconoscere le proprie difficoltà
- comprendere come gestire gli aspetti della propria vita personale

- Ed. alla convivenza civile
- Ed. all’affettività
- Ed. alimentare

Progettare il proprio futuro

- esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri
- elaborare un proprio progetto di vita
- comprendere come gestire gli aspetti della propria vita scolastica e professionale
- Analizzare le proprie strategie di apprendimento e come gestire l’apprendimento per tutta la vita
- Capire come operare in team e come ricoprire ruoli diversi nel team

- Ed. all’affettività
- Conoscere gli ordini di scuola superiore e i loro sbocchi professionali
- Conoscere il mondo del lavoro

Mettersi correttamente in relazione con l’ambiente naturale e sociale

- acquisire un atteggiamento di ascolto
- realizzare rapporti sociali fondati sul rispetto e sulla collaborazione
- osservare i propri gesti ed atteggiamenti al fine di promuovere l’autocontrollo in relazione a se stessi, agli altri, alle cose presenti

- Ed. alla convivenza civile
- Ed. all’affettività
- Ed. sanitaria

Mostrare senso di appartenenza alla propria comunità
  Riflettere sui propri diritti-doveri di cittadino ed esercitarli nel proprio quotidiano

- Impostare rapporti sociali ed affettivi aperti a strutture più ampie della famiglia e della scuola
- Riconoscere il valore delle norme comuni e saperle rispettare
- Riconoscere il valore del “patrimonio pubblico” e dell’ambiente e saperlo rispettare

- Organizzazione costituzionale ed amministrativa del Paese
- Ordinamenti comunitari ed internazionali

Confrontarsi correttamente con atteggiamenti e culture diverse dalla propria riconoscendo il valore che esse hanno in sé

- Relazionarsi ad altre persone in contesti variabili
- Adottare un atteggiamento equilibrato ed autonomi rispetto alle idee altrui

- diversità culturali e sociali nel contesto nazionale e globale

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

LE CARATTERISTICHE DELLE UNITA' DI APPRENDIMENTO

L’U.A.è:
• Un’unità di lavoro intorno alla quale si costruisce il processo formativo
L’U.A. può coinvolgere:
• Individui
• Gruppi (di livello, di compito, gruppi classe)

L’U.A è costituita da:
• Uno o più O.F. tra di loro integrati
• Attività educative e didattiche
• Metodi
• Modalità di verifica e certificazione delle conoscenze e delle competenze

L’U.A. costituisce:
• Una frazione del Piano di Studio dell’alunno

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

Organizzazione e gestione della progettazione educativa e didattica
Livelli ed ambiti

Linee d’indirizzo: Consiglio d’Istituto

Definizione degli Obiettivi Formativi: Collegio dei docenti

Definizione degli Obiettivi di Apprendimento: Dipartimenti disciplinari

Definizione delle Unità di Apprendimento standard: Dipartimenti disciplinari

Definizione delle Unità di Apprendimento personalizzate: Consiglio di classe, Singolo docente




[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]



























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

La certificazione delle conoscenze e delle competenze

Fase iniziale:
• Applicazione delle prove di valutazione iniziali
• Applicazione dei protocolli di osservazione iniziali
• Attivazione di indagini iniziali ( aspettative, motivazione, preferenze,...)
• Raccolta di elaborati degli alunni

Fase periodica:
• Applicazione delle prove di valutazione intermedie
• Applicazione dei protocolli di osservazione intermedi
• Inserimento di elaborati degli alunni
• Selezione di elaborati
• Autovalutazione
• Indagini periodiche (livello di soddisfazione, modifiche delle aspettative, scelte operate dall’alunno)

Fase finale:
• Applicazione delle prove di valutazione finali
• Applicazione dei protocolli di osservazione finali
• Selezione di elaborati
• Autovalutazione


[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]





























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

Organizzazione del curricolo

Attività disciplinari in orario curricolare
• Per l’acquisizione dei saperi di base attraverso lo studio delle singole discipline

Attività aggiuntive (facoltative) organizzate fuori dall’orario curricolare
• Per recuperare le lacune delle discipline curricolari (corsi di recupero in matematica ed italiano)
• Per sviluppare la conoscenza di sé, del proprio corpo, delle proprie capacità espressive (canto, corso di flauto, attività sportive)
• Per Sviluppare competenze spendibili nella società: Scacchi - Inglese

Attività interdisciplinari in orario curricolare
• Per l’Educazione alla convivenza civile: alla cittadinanza , stradale, ambientale, sanitaria, alimentare, all’affettività

Progetti ed attività d’Istituto realizzati a livello di singola scuola o in rete
• Volti a perseguire gli obiettivi dell’Istituto: cineforum , biblioteca, oOrientamento , viaggi d’istruzione, giochi sportivi, sicurezza nella scuola

Attività opzionali svolte all’interno dell’orario scelto dalla famiglia, pienamente inserite nel curricolo e soggette a valutazione
• Per lo sviluppo delle competenze nelle area linguistico espressiva e nell'area tecnologica


[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]





























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELL’INSEGNAMENTO

Per rendere possibile la realizzazione del modello educativo prescelto, il lavoro dei docenti si ispira ai seguenti criteri:
• Condivisione di atteggiamenti e stili educativi;
• Attenzione alla motivazione all'apprendimento e agli stili cognitivi degli alunni;
• Coinvolgimento dell'alunno in tutte le fasi del processo di insegnamento-apprendimento;
• Relazione docente-discente basata sul dialogo, il rispetto e la comprensione affettiva;

Nel processo di insegnamento/apprendimento sono stati individuati i seguenti principi metodologici comuni:
• Prevalenza dell'operatività pratico-mentale e manipolativa
• Precedenza delle conoscenze procedurali su quelle dichiarative
• Individualizzazione dell'insegnamento;
• Uso variato e funzionale delle strategie didattiche;

La pratica didattica privilegia quindi strategie operative quali:
• Didattica laboratoriale
• Apprendimento cooperativo
• Problem solving


[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]





























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA VERIFICA E DELLA VALUTAZIONE

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]






























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA VERIFICA E DELLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La verifica dei processi di insegnamento-apprendimento avviene in diversi atti valutativi:
•la verifica iniziale, di tipo diagnostico, che offre gli elementi sui quali iniziare a costruire il processo di formazione;
•la verifica in itinere, di tipo formativo, che non ha solo il compito di misurare gli apprendimenti degli allievi ma anche quello di verificare l'efficacia didattica dei percorsi proposti;
•l'autovalutazione da parte degli alunni;
•la verifica finale, di tipo sommativo, che tiene conto:
- delle osservazioni sistematiche sul processo d'apprendimento e di maturazione;
- delle rilevazioni fatte attraverso prove specifiche o trasversali orali e/o scritte
- dello scarto tra il livello di partenza e quello raggiunto, rispetto ai criteri definiti.


[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

La verifica sommativa e la scheda di valutazione

La valutazione sommativa ha carattere periodico (quadrimestrale) e viene comunicata alle famiglie attraverso un documento ufficiale di valutazione. Essa riporta il livello raggiunto da ogni alunno in riferimento a:
•socializzazione
•partecipazione
•metodo di lavoro
•autonomia
•acquisizione di abilità e competenze trasversali o relative alle aree disciplinari.

La valutazione si avvale di prove soggettive ed oggettive che utilizzano criteri stabiliti dai docenti a livello di dipartimento disciplinare ed inseriti nelle programmazioni disciplinari.

Nel corso dell'anno scolastico vengono somministrate prove standard per misurare i livelli medi di competenza raggiunti dagli alunni e per garantire agli alunni stessi una valutazione equa ed univoca.

La valutazione viene ufficialmente comunicata alle famiglie e certificata attraverso la scheda di valutazione.

Ai sensi dell'art. 3 del Decreto Legge n° 137 01.09.2008, la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, è espressa in decimi. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

Nella scheda di valutazione è riportata anche la valutazione del comportamento.

Ai sensi dell'art. 2 del Decreto Legge n° 137 01.09.2008, la valutazione del comportamento è espressa in decimi. Tale votazione, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.



[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

ORGANIZZAZIONE DI TEMPI, SPAZI, RAGGRUPPAMENTI DI ALUNNI

Gruppi classe: sulla base dei criteri stabiliti dal consiglio d’Istituto ed indicati nel Regolamento

Gruppi di livello: sulla base dei criteri e dei metodi stabiliti nelle programmazioni disciplinari
per la realizzazione di:
•attività di recupero
•attività di consolidamento
•attività di ampliamento
•attività di potenziamento

Gruppi di compito: sulla base delle predisposizioni ed aspettative dimostrate per la realizzazione di attività opzionali

Gruppi per progetto: per la realizzazione di approfondimenti didattici programmati dai docenti




[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

Organizzazione e gestione delle attività per la valorizzazione e l’integrazione delle “diversità”

Obiettivi:
• Motivare al lavoro e all’apprendimento
• Stimolare alla collaborazione e alla valorizzazione nel gruppo
• Sviluppare abilità sociali e comunicative

Percorsi finalizzati a:
• Sviluppare le capacità di osservazione, attenzione, riflessione, comunicazione
• Attivare, sviluppare, rafforzare abilità di ascolto, comprensione, lettura, abilità di carattere logico e metodologico
• Favorire la possibilità di comprensione della realtà circostante

Modalità:
• Partecipazione guidata dell’alunno in situazione di handicap, secondo le personali possibilità, a tutte le attività e alle offerte messe in atto nella scuola
• Collaborazione con gli Enti Locali
• Attuazione della continuità didattica per garantire la continuità e la coerenza del processo di crescita.

Attività:
• Laboratorio di recupero dislessia
• Laboratorio "Educare Giocando"
• Laboratorio "Fare per Ragionare"
• Laboratorio matematico
• Laboratorio "Ritmi Urbani"
• Laboratorio Feuerstein
• Laboratorio di psicomotricità
• Laboratorio di musicoterapia (metodo J. Dalcroze)



[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

PATTO DI CORRESPONSABILITA'


Il Patto Educativo di corresponsabilità, introdotto con DPR n. 235/2007

• Costituisce la dichiarazione esplicita dell’operato della scuola

• Coinvolge: Consigli di Classe,Insegnanti, Genitori, Alunni

• Impegna: I docenti, Gli alunni, I genitori

• Obbliga : i genitori a pagare i danni procurati dalle intemperanze dei propri figli



[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

PATTO DI CORRESPONSABILITA' (i doveri degli studenti)

GLI ALUNNI DOVRANNO:
• rispettare il dirigente scolastico, tutto il personale della scuola e i compagni;
• frequentare regolarmente le lezioni;
• portare sempre il materiale didattico occorrente;
• non portare soldi ed oggetti di valore;
• rispettare la struttura e l’arredo scolastico, eventuali danni dovranno essere risarciti;
• usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario;
• adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni;
• attuare comportamenti più adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo;
• rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo mettendo in atto un atteggiamento responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;
• accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé comprendendo le ragioni dei loro comportamenti.
• usare un abbigliamento che dovrà rispettare i canoni della sobrietà e della decenza;
• non usare il telefonino in classe e durante le lezioni;
• osservare scrupolosamente l’orario scolastico; i ritardi, segnati sul registro dovranno essere giustificati;
• scrivere con puntualità le comunicazioni scuola-famiglia;
• giustificare sempre le assenze; quelle per malattia superiori a cinque giorni saranno giustificate con certificato medico;
• evitare le assenze collettive che tuttavia dovranno essere giustificate;
• mantenere un comportamento corretto durante il cambio dell’ora e all’uscita;
• evitare episodi di violenza che altrimenti saranno severamente puniti;
• motivare con certificato medico l’esonero dalle lezioni di Scienze motorie e sportive



[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

PATTO DI CORRESPONSABILITA' (i doveri dei genitori)

I GENITORI SI IMPEGNANO AD ASSICURARE:

• il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;

• atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti;

• il rispetto dell’orario d’entrata e d’uscita;

• la garanzia di una frequenza assidua alle lezioni;

• il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario;

• la presa visione delle comunicazioni

• la partecipazione agli incontri periodici scuola famiglia;

• l’esecuzione dei compiti assegnati.

• la giustificazione delle assenze e ritardi



[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

PATTO DI CORRESPONSABILITA' (i doveri degli insegnanti)

I DOCENTI SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI A:

• creare un ambiente educativo sereno e rassicurante;

• favorire momenti d’ascolto e di dialogo;

• incoraggiare gratificando il processo di formazione di ciascuno;

• favorire l’accettazione dell’ “altro” e la solidarietà;

• promuovere le motivazioni all’apprendere;

• rispettare i tempi ed i ritmi dell’apprendimento;

• far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi apprendimenti;

• rendere l’alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi;

• favorire l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentono la rielaborazione dell’esperienza personale;

• favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative al curricolo opzionale;

• concordare, nel gruppo d’insegnamento, i compiti pomeridiani da assegnare per non aggravare l’alunno;

• pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire, all’alunno, di selezionare gli strumenti di lavoro;

• rispettare i tempi di pausa tra le unità di apprendimento.


[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

L'AMBITO GESTIONALE E I SUOI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

Nell'ambito gestionale sono definite:


Le scelte amministrative in merito a:

• utilizzo delle risorse finanziarie

• erogazione dei servizi amministrativi


Le scelte gestionali in merito a:

• processi decisionali e responsabilità

• comunicazione

• autoanalisi e valutazione

• autodiagnosi del sistema scolastico


L'ambito gestionale trova attuazione in riferimento ai seguenti documenti:

• Carta dei servizi

• Statuto degli studenti e delle studentesse

• Regolamento d’Istituto e suoi allegati

• Regolamento degli alunni

• Regolamento sulla sicurezza


[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]































































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

PROCESSI DECISIONALI E RESPONSABILITA’

Definizione di


• Organigramma
- Organizza ruoli e funzioni

• Funzionigramma
- Descrive in dettaglio le funzioni e le responsabilità



Definizione di

• Procedure di controllo in relazione agli ambiti critici di riferimento



[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]































































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

COMUNICAZIONE



• Definizione delle modalità di comunicazione tra i diversi soggetti interni alla scuola

• Canali di comunicazione prevalentemente usati con gli allievi

• Canali di comunicazione prevalentemente usati con le famiglie



[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

Autoanalisi d’Istituto (principi ispiratori)



L’autoanalisi d’Istituto risponde a quattro principi essenziali:

• La qualità della scuola non si identifica solo con la formazione degli studenti, ma anche con la vita (clima) che le persone conducono dentro e durante la scuola

• L’Istituto deve rapportarsi con il proprio ambiente esterno assorbendone ogni stimolo e filtrandolo in base a criteri propri che si caratterizzano nella “Mission”

• L’Istituto deve rapportarsi con il nuovo adottando ogni stimolo in una innovazione permanente

• La scuola deve affrontare il problema dell’eterogeneità quantitativa e qualitativa degli studenti, facendoli interagire per pervenire a traguardi comuni



[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

Autoanalisi d’Istituto (obiettivi)



Dare voce all’utenza
• Perché ognuno si possa sentire protagonista
• Per prevenire dispersione scolastica e abbandoni
• Per ottenere indicazioni e proposte

Costruire un osservatorio
• Per raccogliere dati significativi
• Per valutare aspetti relativi alla realtà scolastica
• Per rendere visibili i punti di forza e di debolezza

Favorire il dialogo
• All’interno del C.d.C.
• Tra i docenti dell’istituto
• Tra insegnanti ed allievi
• Tra scuola e famiglie
• Tra le diverse componenti della scuola

Produrre uno strumento flessibile
• Per migliorare in modo continuo l’offerta formativa della scuola
• Per migliorare il clima scolastico

[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]



























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

Autoanalisi d’Istituto (oggetti d'indagine)



L'autoanalisi prende in considerazione la scuola come un `processo" suddiviso in azioni di due tipi:
• Interazioni dirette con gli studenti
• Interazioni di tipo organizzativo gestionale

Tale processo si svolge all'interno di un preciso contesto con cui avvengono scambi e agisce su
• Un materiale in entrata: imput
• Risultati e prodotti: output

Il processo viene valutato attraverso l'analisi di 4 campi d'indagine:
• Contesto: modalità d'interazione tra scuola ed ambiente esterno
• Imput: strumenti e risorse della scuola e degli alunni su cui agisce
• processi interni di interazione: organizzativi, didattici, gestionali
• Output: risultati formativi ottenuti a breve e lungo termine, miglioramento della qualità nell'erogazione del servizio




[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

























































[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]

Autoanalisi d’Istituto (strumenti)



Chek-list di controllo



Questionari costruiti sulla base delle chek-list





[pagina iniziale] [pagina precedente] [pagina successiva]




























































[pagina iniziale] [pagina precedente]

Autoanalisi e valutazione



Soggetti
• Alunni
• Famiglie
• Docenti
• Personale amministrativo

Ambiti
• Organizzazione
• Qualità del servizio erogato
• Attività svolte
• Clima

Strumenti
• Questionari






[pagina iniziale] [pagina precedente]